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La trasformazione del movimento fascista e la nascita del partito.


Il movimento fascista si rafforzò dopo la marcia su Fiume voluta da D'Annunzio in segno di protesta contro la firma del trattato di pace, operazione  che incontrò il favore dei fascisti che poterono in questo modo allargare le loro file in direzione del nazionalismo d'annunziano e prese maggiore vigore dopo il fallimento delle occupazioni delle fabbriche del settembre 1920 da parte dei socialisti. Giolitti lasciò
perseguitare i socialisti, dalle squadre d'azione che si prefiggevano il compito di combattere il bolscevismo e la tendenza massimalista, perché credeva di poter poi assorbire il movimento fascista così come aveva fatto venti anni prima con gli stessi socialisti. In realtà il movimento fascista approfittò della situazione per rafforzarsi e quando Giolitti credendo di ottenere la maggioranza, indisse nuove elezioni nel 1921, si accorse che il suo tentativo di indebolire sia i fascisti che i socialisti era stato vano, perché anche se i fascisti ottennero solo poche decine di seggi, i popolari ed i socialisti mantennero le posizioni conquistate alle precedenti elezioni e Giolitti nel giugno del 1921 diede le dimissioni, lasciando il paese in un clima di instabilità ministeriale.

A Giolitti successero prima il socialista e riformista Ivanoe Bonomi e poi il giolittiano Luigi Facta i quali non furono in grado di raggiungere la stabilità; inoltre anche se in parlamento i fascisti erano deboli, in realtà nel paese le squadre d'azione attraverso omicidi ed atti intimidatori verso gli avversari, conquistarono poco alla volta una maggiore forza. I socialisti cercarono di opporsi ai modi di fare degli squadristi, con lo sciopero legalitario del 31 luglio del 1922, ma la loro lotta interna tra massimalisti e la minoranza legalitaria guidata da Giacomo Matteotti, aveva permesso al movimento fascista di trasformarsi in partito (PNF) nel congresso di Roma del 1921 e di assumere una considerevole forza sul territorio.

Infatti dopo il passaggio del movimento a partito, furono accantonate le pregiudiziali repubblicane ed anticlericali e il partito fascista si assegnò il ruolo di difendere l'ordine e delineò con maggiore precisione la propria fisionomia ideologica, dandosi anche una più disciplinata base organizzativa.

I fascisti poi approfittando dei fallimenti socialisti il 28 ottobre del 1922 decisero di marciare sulla capitale. Durante tutto il mese di ottobre del 1922 si tennero in varie parti d'Italia comizi e adunate fascisti e in armi, a Napoli nella grande adunata del 24 ottobre Mussolini annunciò un'azione risolutiva, infatti allo scoccar del giorno stabilito, 28 ottobre, in molte città i fascisti si impadronirono di uffici postali, stazioni ferroviarie sfilando davanti a caserme e prefetture.

L'azione dei fascisti avrebbe potuto essere sventata dalle forze armate ma il Re rifiutò di firmare la dichiarazione di stato d'assedio propostagli dal presidente Facta, questi si dimise. La vera e propria marcia su Roma non fu una manovra militare effettiva ma fu un esempio di guerra psicologica che creò un'atmosfera e una sensazione di collasso generale dello Stato.

Iniziò in questo modo il periodo di governo fascista che si suddivide in due fasi; la prima fase antecedente al gennaio del 1923 nella quale non si ebbe alcuna rottura con la politica precedente, perché il ministero retto da Mussolini si avvalse della collaborazione dei liberali e dei popolari formando così un governo di coalizione. Infatti i liberali credettero fino a quella data di poter assorbire il partito fascista ripristinando la repubblica liberale, ma in realtà Mussolini approfittò della situazione per fare votare la legge sul sistema elettorale maggioritario, che assegnava due terzi dei seggi al partito che otteneva la maggioranza relativa dei voti e poi indisse nuove elezioni nel 1924.

Il "doppio stato" che cominciava a formarsi, ebbe il suo volto palese nella MVSN e il suo volto occulto nel Gran Consiglio del Fascismo, presieduto da Mussolini stesso.



Giovanni Ceglia
giovanniceglia@xungame.com


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