L'Inizio della seconda guerra mondiale.
Il 1° settembre del 1939 ebbe inizio la Seconda Guerra Mondiale, e fu molto più distruttiva e diffusa della Prima. La Germania conquistò senza fatica la Polonia, l'URSS occupò le zone Orientali abitate in maggior parte dai Russi Bianchi ed Ucraini, mentre la Germania riservò ai territori conquistati un diverso destino.
Alcuni come Danzica ed il suo corridoio furono direttamente annessi al Reich, mentre altri come Varsavia e la Cracovia costituirono il 12 ottobre, il governatorato generale di Polonia, posto sotto amministrazione Tedesca. Intanto in Europa ad intervenire contro la Germania furono solo la Francia e l'Inghilterra, mentre l'Italia dichiarò la "non belligeranza" che significava solamente, che il paese non era ancora pronto ad affrontare la guerra. Dal punto di vista militare il primo anno di guerra si svolse con l'utilizzo da parte dei Tedeschi della così detta guerra lampo (Blitz Krieg) utilizzata in Polonia, mentre da parte della Francia e dell'Inghilterra la strategia fu quella di assediare le coste Tedesche, consci della loro superiorità marittima.
Intanto la Germania per assicurarsi una protezione da eventuali attacchi da Nord decise di invadere la Norvegia e la Danimarca e di crearvi due governi collaborazionisti. Nel corso del 1940 la Germania dava inizio ad un impressionante Blitz Krieg, invadendo e conquistando la Norvegia, la Danimarca, l'Olanda e il Belgio, in Maggio anche la Francia fu investita dalle divisioni corazzate tedesche (operazione "colpo di falce") e le truppe francesi della linea maginot vennero travolte nel giro di poche settimane. Il 14 Giugno del 1940 i Tedeschi avevano conquistato Parigi, costringendo la Francia a chiedere l'armistizio sei giorni dopo. La repubblica Francese fu ridotta ad una regione meridionale Tedesca, e la capitale fu spostata a Vichy, mentre nel frattempo il generale Charles De Gaulle, costituì in Inghilterra il Governo in Esilio della Francia libera arruolando truppe francesi per combattere a fianco dell'Inghilterra.
Intanto Mussolini nonostante l'Italia non fosse pronta ad una guerra, decise di entrare in guerra per beneficiare delle vittorie Tedesche, ritenendo che la Germania avrebbe vinto la guerra in breve tempo.
Il 10 giugno del 1940 entrò in guerra anche l'Italia a fianco della Germania, e si occupò di attaccare la Francia Meridionale in modo da costringerla a firmare il 24 Giugno del 1940 un armistizio anche con l'Italia.
Prima dell'armistizio tra Francia e Germania, Mussolini decise di portare avanti la cosiddetta guerra parallela convinto della capitolazione inglese, e quindi attaccò le colonie inglesi in Africa (Sudan e Somalia) e le basi nel Mediterraneo (Malta e Alessandria d'Egitto), i risultati nelle colonie africane furono positive, mentre Malta non cedette così che la flotta italiana fu incapace di contrastare quella inglese, per far
pervenire i rifornimenti in Africa. Ancora una volta si rivelò l'impreparazione dell'esercito italiano che aveva a disposizione mezzi militari obsoleti , quindi il comando delle truppe in Africa passò nelle mani del generale tedesco Erwin Rommel, chiamato per la sua astuzia "volpe del deserto", sotto la sua guida le truppe italo-
tedesche arrivarono a breve distanza da Alessandria d'Egitto (El-Alamein) e dal canale di Suez prima di essere interrotte dall'esercito inglese.
L'Inghilterra decise di continuare l'offensiva contro i Tedeschi nonostante fosse rimasta l'unica potenza Europea a contrastare la Germania. Hitler decise di attaccare l'Inghilterra per vie aeree dando il via ad una serie di bombardamenti e duelli aerei. Nei mesi di settembre e ottobre del 1940 si svolse un violento combattimento nei cieli inglesi, chiamato "battaglia d'Inghilterra" e che si risolse con la disfatta
dell'aviazione tedesca (Luftwaffe), grazie all'utilizzo da parte degli Inglesi di nuove tecnologie quali il radar.
I Tedeschi furono costretti a diradare i combattimenti, anche se la loro offensiva aveva provocato la distruzione di alcune città come Coventry e gravi danni alla capitale inglese Londra.
Intanto gli Inglesi controllavano le coste europee con la loro flotta (Royal Navy) consapevoli della superiorità in mare, riuscirono a resistere grazie anche all'aiuto degli Stati Uniti.
La strategia marittima inglese fu quella di controllare il canale della Manica per evitare gli sbarchi tedeschi e garantire l'arrivo delle navi cargo dagli Stati Uniti. Il 21 giugno del 1941 prendendo di sorpresa Stalin, Hitler ordinò l'invasione dell'URSS (operazione Barbarossa) , dando il via al fronte est che avrebbe inevitabilmente indebolito le forze tedesche. La guerra in Grecia, iniziata dall'Italia nel 1940 fu lunga e solo dopo l 'intervento delle truppe tedesche, si ebbe la capitolazione dei Greci, ma la Germania e l'Italia per mantenere i territori greci e poi la Jugoslavia, furono costrette ad impiegare ingenti quantità di soldati , che furono tolti da altri fronti.
In aiuto dei tedeschi, anche Mussolini mandò alcune truppe in Russia e grazie alla strategia della guerra lampo, anche questa volta la Germania raggiunse conquiste sbalorditive, occupando in breve i paesi del Baltico, la Russia Bianca, l'Ucraina fino ad avvicinarsi a pochi chilometri da Mosca. Anche in Russia però l'esercito italiano andò senza l'equipaggiamento adatto, infatti a differenza dei tedeschi, gli italiani
furono mandati a combattere senza carri armati, senza collegamenti radio fra i reparti e senza autocarri, tanto che i bersaglieri, i fanti e le truppe alpine dovettero avanzare a piedi in un'area vasta e impervia. Emblematica è la vicenda dell'ultima carica a cavallo della storia, eseguita dal reggimento Savoia Cavalleria.
Nonostante i tedeschi avessero inflitto gravi perdite ai russi, catturando ed uccidendo migliaia di soldati sovietici, i Russi continuarono ad opporsi all'avanzata tedesca; aspettando il grande alleato che era l'inverno. I Russi aiutati dall'inverno, attuarono una strategia che consisteva nell'impedire i rifornimenti ai tedeschi e per
questo motivo, distruggevano prima di ritirarsi ogni fonte di alimentazione, quali potevano essere i granai, i raccolti, le stalle, impedendo alle forze tedesche di rifornirsi di viveri. Per quanto riguarda i soldati italiani, essi dovettero ritirarsi abbandonati, sbandati, lasciati a piedi e privi di viveri. Migliaia di soldati morirono in mezzo alla neve e al ghiaccio oppure furono fatti prigionieri e morirono di fame e di stenti nei lager sovietici.
Giovanni Ceglia
giovanniceglia@xungame.com