La politica estera del regime fascista.
Nel campo della politica estera il regime fascista fin dal 1923, quando Mussolini ordinò l'occupazione dell'isola di Corfù, fu chiaro che uno dei principali obiettivi del fascismo era quello di scardinare gli assetti europei usciti dal trattato di Versailles. L'Italia però poteva ancora vantarsi del rango di potenza vincitrice nonostante il carattere rinunciatario della diplomazia liberale, Mussolini impresse un certo dinamismo alla politica estera italiana fin da quando egli fu il ministro degli esteri. Negli anni '20 la politica estera fascista
seguì una linea di larvata ostilità nei confronti della Francia che ospitava molti antifascisti. Mentre il governo fu protetto dalla tradizionale amicizia britannica e dal nuovo sostegno finanziario americano.
Quando nel 1934 Hitler tentò di invadere l'Austria Mussolini mandò delle divisioni al confine che fecero ritornare Hitler indietro. Con la conquista d'Etiopia del 1935-36 fu proclamata da Mussolini la rinascita dell'impero. Prima della conquista d'Etiopia i rapporti tra Mussolini e Hitler non erano stati buoni, ma a partire dal '36 con la conseguente frattura con le potenze occidentali e con la Società delle Nazioni, il fascismo si sarebbe legato in modo sempre più stretto alla Germania di Hitler. La politica di alleanza con la Germania di Hitler può essere divisa in varie tappe che sono le seguenti:
- 1936 , 25 Novembre la formazione dell'asse Roma Berlino - Tokyo.
In questo modo le due potenze si legarono in un rapporto di alleanza privilegiata. Nello stesso anno furono mandate truppe italo-tedesche in appoggio alle truppe del generale Francisco Franco contro il governo repubblicano nella guerra civile spagnola.
- 1937 Patto anticomintern fra Italia , Germania e Giappone. In funzione antirussa ed anticomunista.
- 1938 L'antisemitismo non costituiva uno degli elementi fondamentali dell'ideologia del fascismo italiano, ma ci fu l'introduzione delle leggi razziali contro Ebrei e zingari. Gli Ebrei fino ad allora si erano integrati perfettamente nella società italiana e per questo motivo queste leggi provocarono un calo dei consensi nei confronti del partito fascista, in parte dovuto anche alla condanna della chiesa verso queste leggi.
- 1939 Maggio la firma del patto d'Acciaio. Che impegnava il fascismo in un'alleanza militare con il nazismo e ne segnava il definitivo destino comune.
Mussolini pensò di approfittare del sostegno della Germania per allargare il dominio dell'Italia nel Mediterraneo così quando Hitler si impadronì dell'Austria , l'Italia occupò l'Albania. Intanto l'equilibrio politico del mondo intero si apprestava ad essere scardinato a causa della politica aggressiva ed espansionistica della Germania che dopo avere conquistato l'Austria, occupò la Cecoslovacchia e si apprestava ad occupare la Polonia dopo aver firmato con l'URSS il patto di non
aggressione Ribbentrop - Molotov (Mosca, 23 Agosto).
Hitler consapevole che l'URSS non sarebbe intervenuta volle la regione di Danzica e i territori che dividevano la Prussia Orientale, preparando già la conquista, di intesa con Stalin, per la spartizione della Polonia.
Giovanni Ceglia
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